Villa Elvira, una location immersa in una necropoli paleocristiana, in via San Vito 9, a Pozzuoli (Na).
Il 21 ottobre sono sono stata ospite di Villa Elvira, una location immersa in una necropoli paleocristiana, per una vera e propria food experience. Valorizzazione del territorio e dei prodotti e produttori italiani, ma anche e soprattutto una passeggiata nella storia, una cena in una sala con pavimento trasparente che consente di osservare i cunicoli della necropoli. Fare una passeggiata nella storia e gustare prodotti made in sud e a km 0 in un percorso enogastronomico che affascina e conquista.
Il casale è una dimora ottocentesca appartenente alla Tenuta San Vito di Pozzuoli. Completamente messo a nuovo nel 2006, mantiene, però, la struttura originaria.
Ambiente ideale per vivere esperienze uniche, intime e suggestive, Villa Elvira è perfetta per un momento da ricordare, una cena romantica, per festeggiare un evento importante e per tutti quelli che vogliono vivere qualcosa di emozionante e sentirsi coccolati.
Durante il restauro, gli esperti della Sovrintendenza per i Beni archeologici di Napoli e Pompei, hanno riportato alla luce una necropoli paleocristiana che è testimonianza della comunità cristiana di epoca romana nei Campi Flegrei.
Gli ambienti esterni ed interni di Villa Elvira sono stati ideati per far sì che gli ospiti possano sempre sentirsi parte di un viaggio tra storia e cucina napoletana.
La Cantina di Villa Elvira è custode dei vini più pregiati del territorio campano e oltre.
La mia food experience, insieme ad altri colleghi e amici, ha inizio con un brindisi con Greco di Tufo Vigna Cicogna Benito Ferrara, perfetto per accompagnare anche l’antipasto e il primo piatto.
Si comincia con l’entrée, un bocconcino di pane con un panino al basilico farcito con crema di ricotta e riduzione di pomodorini del Piennolo;
Antipasto: Boccone di Bufala farcito con tartare du crostaceo, concassé di mela verde e salsa al basilico. Una mozzarella farcita, dal ripieno insolito e sorprendente;
Polpo alla griglia su soffice di friarielli; Trancetto di tonno in pane panko; Gambero in pasta kataifi su mayo di peperone;
Primo: Candele Ferdinando II alla genovese di ricciola. Alternativa per chi non preferisce la cipolla o presenta intolleranza sono le Candele con ragù di ricciola;
Passiamo adesso alle Cantine Olivella con una Catalanesca del Monte Somma, che va ad accompagnare il secondo piatto: un vino bianco perfetto per la Grigliata del golfo, un filetto di branzino scottato e servito con una doppia consistenza di zucchine, alla scapece e in purea;
Il dessert è una Caprese alle nocciole glassata al cioccolato con semifreddo di nocciole e nocciola sabbiata ed è accompagnato dal vino Mandrarossa Cala dei Tufi, vendemmia tardiva 2014
Grazie a Valentina Castellano per l’invito e a Villa Elvira per l’accoglienza.
Si ringraziano le cantine Madrarossa wines, Quintodecimo, Cantine Marisa Cuomo.
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