Esiste un luogo, a Napoli, dove a regnare sono i tramonti mozzafiato, il buon cibo, il mare e la musica: è Altoforno bistrot, il ristorante del Circolo Ilva di Bagnoli.
Altoforno bistrot rappresenta l’unione di cibo, mare, cultura e territorio.
Il Circolo Ilva di Bagnoli (Balneolis – piccoli bagni) è un posto dove storia, passato e ricordi vanno ad intrecciarsi con la rinascita di un quartiere, quindi con il futuro.
Nel corso dei secoli, il quartiere Bagnoli ha subito tante trasformazioni fino, poi, a diventare un importante polo industriale, prevalentemente siderurgico, sul quale le amministrazioni locali e centrali puntavano per il rilancio economico e lo sviluppo della città ma anche dell’intero mezzogiorno.
In un determinato periodo storico – tra fine XIX sec. e inizi XX sec. – questo quartiere è stato l’unico motore propulsivo intorno al quale si è incentrata la rinascita economico – sociale di Napoli.
Per disinteresse e conflittualità si è venuto a creare, dopo la chiusura degli impianti, un enorme vuoto che è stato sempre colmato di promesse di ritorno allo splendore di una meravigliosa area che ha una innata vocazione turistica.
Le vicissitudini del Circolo sono state legate all’andamento del colosso siderurgico. Sotto il profilo sociale, il Circolo Ilva Bagnoli affonda le proprie origini nella Società di Mutuo Soccorso Ilva che aveva lo scopo di garantire l’assistenzialismo, la solidarietà e l’aggregazione operaia.
Divenuto, poi, Circolo Canottieri, la Mutuo Soccorso Ilva ereditò la parte sociale della fabbrica, occupandosi dell’istruzione degli operai, ospitando numerose colonie marine dedicate ai figli dei dipendenti più bisognosi, ma dedicandosi anche ad attività sportive e ludico ricreative per i dipendenti. Si praticavano, inoltre: ginnastica, ciclismo, canottaggio e scherma.
Per più di 60 anni il Circolo ha proseguito le sue attività, riuscendo a superare anche il brutto momento della chiusura definitiva del Cral aziendale della Società Bagnoli S.p.A. , nel 1997, che aveva ottenuto l’appalto dei lavori di demolizione e bonifica dell’ormai ex sito industriale.
Ma proprio nel momento peggiore della sua storia, sia i pensionati dell’Ilva che i dipendenti della Società Bagnoli S.p.A. iniziano una battaglia per tenere in vita un simbolo che rappresentasse l’eredità della grande esperienza centenaria che è stata la fabbrica.
Sostenuti da tantissime autorità politiche hanno fondato, allo scopo di preservare lo spirito sociale e il patrimonio storico del vecchio CRAL, l’Associazione no – profit Circolo Ilva Bagnoli.
Gli anni sono diventati 110 e l’intenzione è quella di andare ancora avanti con grinta, determinazione e uno sguardo al futuro e ai giovani che si fonda sulla ricchezza del passato e che punta all’unione di territorio, storia, cultura.
Con un secolo di storia alle spalle, la nuova sfida del Circolo Ilva Bagnoli è quella di comunicare e raccontare le origini e l’importanza che ha avuto e può avere nel contribuire alla vera rinascita di un quartiere e una realtà sociale segnata dagli effetti di una crisi e dalla sensazione post apocalittica che spesso è suscitata dalla vastità di questi luoghi abbandonati dopo la chiusura dello stabilimento.
Bagnoli deve ripartire da ciò che funziona.
Da napoletana e da abitante della terra flegrea, sento forte il legame con il territorio e con questo quartiere, oltre ad essere fortemente convinta che il fuoco, il motore che anima ogni cambiamento parte ed è presente nell’amore e nella passione verso la nostra terra, le nostre origini. Solo così possiamo possiamo creare futuro con il ricco e prezioso bagaglio del passato.
Numerose sono le attività che possono essere praticate al Circolo Ilva Bagnoli:
Canottaggio, Canoa kayak, Pattinaggio, Calcio, Tennis, Lotta libera, Fitness e ballo, ma anche lettura, attività culturali, sala giochi e possibilità di aperitivo, pranzo e cena presso il ristorante Altoforno bistrot, sito all’interno del Circolo, direttamente sul mare.
Sono stata ospite della struttura e del ristorante e ho potuto gustare un’ottima cucina, con proposte di mare e di terra che hanno coccolato il mio cuore e il mio palato.
Ecco alcune proposte del menu di Altoforno bistrot a cura degli chef Luca Marotta e Valerio Strino
Quando si dice un posto magico!
Grazie a Valentina Castellano per l’invito
e grazie allo staff del ristorante, del Circolo e ai miei amici Francesca Pace e Alberto Colella, per la meravigliosa serata.
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